Gli effetti negativi del multitasking: meglio fare una cosa per volta

Per anni abbiamo creduto che riuscire a fare tante cose contemporaneamente equivalesse ad essere fighissimi! La società ci voleva rapidi, produttivi e molto efficienti… in grado di portare avanti più compiti nella stessa momento, in casa e al lavoro.
Se la tua natura ti portava a rallentare, a svolgere solo una cosa alla volta prima di passare ad altro ti hanno fatto credere che non andasse bene e che la tua collega, che preparava le fatture per i clienti mentre rispondeva al telefono e intanto prendeva appunti per la riunione fosse molto più efficiente di te. Magari ci hai anche provato ad accontentarli… che soddisfazione quando ci riuscivi, e quanta frustrazione quando risultava impossibile!

Oggi, per fortuna, le nuove ricerche scientifiche ci vengono in aiuto dal momento che è stato finalmente dimostrato quanto il multitasking sia estremamente dannoso per il nostro cervello.

Meglio una cosa alla volta

Uno studio compiuto dall’Università di Stanford nel 2009 ha dimostrato che siamo molto più produttivi quando affrontiamo una cosa alla volta. Il nostro cervello infatti non è programmato per portare avanti più attività contemporaneamente: al contrario di quanto si credeva fare tante cose insieme non ci velocizza ma ci rende più lenti poiché non siamo in grado, fra le molte diverse informazioni che arrivano alla nostra mente nello stesso momento, di selezionare quelle più importanti e di lasciar andare quelle irrilevanti.
Il cervello va in confusione e si stanca molto di più, costringendoci a rallentare.

Oggi sappiamo anche che l’area del cervello responsabile dell’empatia e del controllo delle emozioni è meno sviluppata nelle persone che praticano il multitasking e che continuare nel tempo a fare più cose contemporaneamente ridurrebbe anche il quoziente intellettivo.

Il neuroscienziato e psicologo americano Daniel J. Levitin sostiene che quando pratichiamo il multitasking il passaggio rapido da un’attività all’altra comporta un notevole impegno cognitivo che aumenta la produzione del cortisolo, regolatore dello stress, e dell’adrenalina, l’ormone che ci mantiene in allerta. 

Nel 2013 un gruppo di ricercatori dell’Università del Michigan ha messo in evidenza come vi sia una stretta correlazione tra la pratica del multitasking e la tendenza a sviluppare ansia e depressione. Inoltre, lavorando in questa modalità consumiamo rapidamente glucosio ossigenato, sostanza che ci aiuta a rimanere concentrati, finendo per sentirci stanchi e spossati solo dopo poche ore di attività.

Come passare al singletasking

Posta quindi l’innegabile necessità per il nostro benessere mentale e fisico di abbandonare il multitasking, come riuscirci? Ci sono una serie di cose che, se messe in pratica, potranno aiutarti:

  • Crea quotidianamente una lista delle cose da fare cercando di mettere insieme quelle dello stesso tipo, o che possono essere portate avanti in successione. Questo ti permetterà di avere le idee chiare sui compiti che vuoi svolgere nell’arco della giornata e di monitorarti evitando di mischiare le carte: se lavori a un progetto, dedicati solo a quello e non pensare anche alla spesa che dovrai fare prima di andare a casa. Se fai la spesa, concentrati su ciò che vuoi comprare e non pensare al lavoro.
     
  • Stabilisci le priorità. Decidere cosa è più importante fare durante la giornata ti aiuterà a lasciar andare ciò che non è rilevante o a programmarlo per i giorni successivi.

  • Suddividi le attività per blocchi di tempo. Quando decidi che quelle tre ore di tempo saranno dedicate a scrivere la presentazione per quell’incontro di lavoro organizzati per fare solo ed esclusivamente quello e lascia da parte le altre cose. Manterrai più facilmente la concentrazione ed eviterai al tuo cervello la fatica di passare da un argomento all’altro.

  • Evita le distrazioni inutili. Viviamo in un mondo in cui le distrazioni sono tante e continuamente a portata di mano attraverso gli strumenti tecnologici. Cerca quindi di silenziare il cellulare e se tendi a usarlo spesso per consultare Facebook o altri social prova a metterlo lontano da te, in modo da non averlo a portata di mano mentre lavori.

  • Inserisci nella tua giornata dei momenti di pausa. Non devono necessariamente essere lunghi se il tempo a tua disposizione è poco: bastano anche 5 o 10 minuti. Cerca di dedicare questi momenti solo a te in modo da poterti rigenerare… respira, medita, leggi qualche pagina di un romanzo cercando di stare lontano dalla tecnologia.

Anche se ci sono una serie di validissimi motivi per cui è importante imparare a liberarsi del multitasking all’inizio potrebbe non essere così semplice. Ci riuscirai, un passo alla volta, stando in ascolto di te e di ciò che provi.
Facendolo, infatti, diventerai sempre più consapevole di quella volta in cui mentre stai studiando leggi commenti su Facebook o rispondi a un messaggio o ancora di quando, mentre sei al parco con tuo figlio, telefoni all’amica o pensi a ciò che ti aspetta al lavoro l’indomani.
La consapevolezza di ciò che fai è un elemento determinante e a partire da essa potrai mettere in pratica una serie di accorgimenti che ti aiuteranno a concentrarti su una cosa alla volta, a vivere meglio e più serenamente

"Non divorare il futuro. Fa' una cosa alla volta, con attenzione e profonda concentrazione. Se farai così, il tempo per te si fermerà. E col fermarsi del tempo gusterai nella tua anima un assaggio di beatitudine."

Kriyananda

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